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Eva ha quarant'anni, fa la biologa e lavora in un dipartimento universitario che la costringe a scontrarsi con la desolante situazione della ricerca in Italia. Bibi è una sua ex compagna di scuola, figlia unica di una ricca famiglia romana, che in passato con l'aiuto di Eva si è rivolta a una clinica per la fecondazione assistita. Il tentativo di inseminazione non era riuscito e adesso, rimasta vedova e definitivamente sterile, non può più procreare in modo naturale. Ma Bibi vuole un figlio a tutti i costi, anche se la legge italiana non le consente di impiantarsi gli embrioni già fecondati. Dopo che il tentativo di corrompere il direttore della clinica fallisce, Bibi viene a sapere che i suoi embrioni sono misteriosamente spariti. Sulle tracce della verità, Eva e Bibi scopriranno l'esistenza di un traffico internazionale di embrioni, finalizzato alla sperimentazione clandestina, che attraverso la Svizzera le porterà fino a un paese asiatico senza leggi né limitazioni dove avvengono esperimenti con esiti incredibili. Un romanzo coinvolgente che mescola spaccato sociale e riflessioni sul potere umano di creare e manipolare la vita: la maternità è un fenomeno naturale, un diritto o un lusso? Dove finisce il progresso scientifico e dove comincia l'abuso?